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al testo di Laura Turra
Come un nido
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Come il vuoto di un nido voglio ospitare l’attesa – tempo umano – senza sapere se ancora verrà alta sui tetti la rondine sperare il senso – lingua segreta dell’invisibile – senza pretesa di un definitivo arrivo essere fedele al giorno – preghiera che sale dentro agli occhi – fino a trovare una verità resa chiara da un fiore bianco.
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Laura Turra
- 17/02/2018 05:50:00
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Un ringraziamento sincero per questo tuo commento. Come sempre ricevo un riflesso di bellezza venuto a illuminare le mie parole. Ti abbraccio
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Quattrostraccisullapelle
- 16/02/2018 21:31:00
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Ci si può affidare alla tua mano, perché salda e piena di luce, umile ma senza timidezze di fede. Il testo è molto bello e significativo, condivide con il precedente discorso e stile, anche se recupera il tono tuo originario; non dà e non cerca risposte assolute o definitive; accoglie in sé il poeta ogni bellezza creaturale immanente dentro i segni, amando i segni per ciò che richiamano in eco dentro la corrispondenza interiore, un riconoscimento come evento, accadimento di unepifania umana, senza ancora che il segno diventi simbolo, un rinvio metafisico ovvero alla Trascendenza.
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Laura Turra
- 16/02/2018 19:56:00
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Sempre curati i tuoi commenti, Alberto, grazie di cuore!
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Alberto Becca
- 16/02/2018 16:35:00
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Testo da cui traspare una grandissima e profndissima tensione emotivo-spirituale verso la "verità" intesa nel senso piu alto e universale del termine: testo oltremodo attuale e stimolante poichè viviamo in un contesto nel quale verità e falsità si confondono, si intersecano, quasi si beffano l una dell altra trasformandosi in una strana entità unica
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